Statista e scrittore italiano. Animato da sentimenti antiaustriaci, fu costretto
all'esilio dal 1848 al 1850 in Francia e in Svizzera. Dopo l'unità
d'Italia, dal 1860 al 1869 fu deputato e nel 1876 fu nominato senatore.
Collaboratore al "Crepuscolo" di Carlo Tenca e all'almanacco "Il nipote del
Vesta Verde" di Cesare Correnti, appassionato d'arte, nel 1878 fu presidente
della commissione giudicatrice dell'esposizione artistica di Parigi. Fu autore
di numerose opere letterarie, artistiche, filosofiche e morali:
Storia e
fisiologia dell'arte di ridere, La Germania e l'Italia, Enrico Heine, Studi di
letteratura e d'arte, L'arte a Parigi. Tutti i suoi lavori furono pubblicati
in 24 volumi con il titolo
Opere tra il 1906 e il 1911 (Mantova 1826 -
Milano 1905).